lunedì 31 agosto 2009

Spazio, ultima frontiera... (1)

Cari nerd-lettori per quanto tempo non ho aggiornato il blog....purtroppo in questo periodo non ci sono stati aneddoti degni di nota quindi, per evitare di tediarvi con insulse storielle, come nell'antico adagio, mi sono seduto sulla sponda del fiume ad aspettare che passasse qualcosa degno di nota.

In questa storia compaiono due nuovi personaggi che vi presenterò strada facendo.

Tutto ha inizio qualche mese fa quando per un esame viene richiesta la stesura di un progetto. Visto che non è la prima volta che viene richiesto un progetto e che in altri progetti ho lavorato con un mio compagno di corso (che per velocità chiamerò KT) con il quale c'è una buona intesa, di comune accordo decidiamo di unire per l'ennesima volta le forze in questo progetto che viene presentato come "un banale lavoretto di 2 settimane al massimo".

Ci viene presentata la lista dei possibili lavori e vediamo che sostanzialmente i lavoretti sono divisibili in due categorie:

  • Lavoro di stato dell'arte: ovvero dato un metodo per una qualsivoglia finalità leggi N paper (dove N è grande a piacere) e giù di copy&paste per fare una relazione sui vari metodi implementati.
  • Lavoro di programmazione: un vero e proprio progetto data una richeista sviluppare un algoritmo per risolvere le richieste e stendere una relazione sul lavoro svolto.
Optiamo per la seconda categoria e scegliamo nello specifico un progetto riguardante il riconoscimento di zone alluvionate partendo da foto satellitari di fatto un lavoro sulla gestione dei vari spazi colore (e da qui il titolo).
Qui entra in gioco il secondo personaggio di cui vi avevo accennato ovvero il tutor (TT) del lavoretto ossia la nostra guida nei momenti bui (per le serie scusa qui non va niente che facciamo?).
Una volta scelta la sfida decido di andare da TT a ritirare il materiale e chiedere qualche delucidazione in merito al lavoro.

TT: ahhh sì vabbè è un lavoretto veloce e poi siete in due comunque dovete trovare il modo di evidenziare le zone alluvionate partendo da un'immagine a 16 bit e poi segmentare tutto per quantificare le zone alluvionate. Ora ti do le immagini sono molto grosse e quindi non posso mandartele via mail, hai una penna usb?
IO: no la penna usb è a casa ma se vuoi ho un dominio ftp ti do l'accesso così butti tutto lì sopra...
TT: ehm...ftp? Ma non puoi portarmi una penna usb così butto tutto lì? Non farmi fare cose difficili....

A questo punto già ero pesantemente shockato un trasferimento FTP non è una cosa così difficile...ma visto che detto da TT sembrava un'operazione seconda solo ad hackerare un server del DoD ho optato per ripassare in un secondo momento munito della tanto agognata periferica...stavo per andarmene quando mi è venuta in mente una seconda domanda:

IO: A proposito per la relazione io e KT siamo soliti usare LaTeX visto che ci siamo costruiti un template già pronto che ci velocizza il lavoro ti va bene?

Alla parola LaTeX il viso di TT è sbiancato ma ricomponendosi subito ha detto:

TT: ehh ma in LaTeX poi non posso correggerla direttamente sul file ma se proprio volete fatela così.

Immagino i vari pensieri di TT quando a malincuore ha capito che noi non avremmo usato un programma WYSIWYG e che non avrebbe ricevuto un doc o un txt.

La storia continua stay tuned.

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